Come affrontare il jet lag

Il jet lag (anche noto come disincronia, discincronosi o disritmia), è un disturbo che negli ultimi anni ha interessato sempre più viaggiatori: si tratta di alcuni fastidi che si manifestano quando si attraversano diversi fusi orari, poiché si alterano i ritmi biologici di un individuo, il cosiddetto ritmo circadiano (il quale è regolato dall’alternanza di luce e oscurità, dalle nostre interazione sociali, dall’attività fisica praticata e dalla temperatura esterna).

Come si manifesta il fastidio?

I sintomi tipici di questo disturbo sono: affaticamento, ansia, confusione, difficoltà di concentrazione, disturbi muscolari, dolori muscolari, irritabilità, mal di testa, problemi intestinali, sintomi mestruali e sudorazione eccessiva. Questa sensazione di malessere deriva dall’alterazione del ritmo giorno/notte derivante dall’attraversamento di molti fusi orari e dalla direzione del viaggio (il nostro corpo si adatta più facilmente a un giorno che si allunga, quindi sarebbe preferibile viaggiare verso est); può dipendere dall’età del viaggiatore (infatti gli anziani soffrono più dei giovani); la pressione della cabina aerea può aggravare i sintomi, anche se non si sta cambiando il fuso orario. Sarebbe opportuno evitare di consumare alcol e caffè durante il volo, cercando di mantenersi correttamente idratati per non aggravare i sintomi.

Come stare meglio dal Jet Lag

I sintomi del jet lag spariranno dopo alcuni giorni (tanti quanti sono i fusi orari attraversati); qualora ciò non avvenisse spontaneamente, ci si potrà rivolgersi al proprio medico per individuare una terapia farmacologica adeguata: in farmacia è possibile acquistare integratori di melatonina, una sostanza che è normalmente sintetizzata dal nostro corpo nelle ore di buio per favorire il sonno. Sottoporsi a lampade artificiali e fototerapia può essere utile per il ripristino dei ritmi circadiani.